Con la parola Mindfulness ci si riferisce a una particolare consapevolezza che emerge portando l’attenzione al momento presente, alle esperienze che si manifestano momento per momento, in modo non giudicante.
È una modalità di osservare la realtà; la mente volge l’attenzione all’esperienza presente volutamente e la osserva nella sua oggettività senza aggiungere valutazioni soggettive, accettandola così come è.
Possiamo dire che con Mindfulness si intende uno stato di coscienza vigile e attento che porta all’osservare l’esperienza presente, nelle sue caratteristiche, senza aggiungere giudizi, senza colorarla con valutazioni personali.
È la pura attenzione silenziosa e non giudicante del momento presente.
L’esperienza osservata con questa modalità può essere qualsiasi cosa stia avvenendo in quel preciso istante, che potrebbe essere il semplice atto di bere una tazza di caffè, la percezione di un suono, il lavarsi le mani, il camminare, la formazione di un pensiero o di un’emozione: qualsiasi evento si manifesti fuori o dentro di noi, qualsiasi evento che contribuisca a creare la nostra realtà.
Osservare con questo tipo di atteggiamento è come osservare l’esperienza da un’altra prospettiva, come se ci ponessimo a una distanza tale che ci consente di osservarla con una visione diversa. Spostandoci abbiamo modo di uscire dal nostro percepito personalizzato e vedere l’esperienza in modo oggettivo, senza filtri.
Ogni esperienza che facciamo è valutata dalla nostra mente come piacevole, spiacevole oppure semplicemente neutra. Questo avviene con una rapidità tale che non ce ne rendiamo conto. In base al giudizio che viene associato all’esperienza si genera una reazione automatica che può essere un atto fisico, un’espressione verbale o lo sviluppo di una serie di pensieri. Sicuramente una reazione della medesima qualità del giudizio che l’ha scatenata.
Allenando la mente a osservare la realtà senza valutazioni personali ci permette di disinnescare queste reazioni automatiche portandoci a reagire in modo più consapevole. Senza filtri personali, possiamo vedere con chiarezza ciò che accade sia dentro che fuori di noi e percepire la vera natura della realtà in cui siamo immersi.
Questo straordinario e inusuale modo di osservare la realtà porta allo sviluppo di intuizioni profonde che trasformano radicalmente il rapporto con la realtà. Si amplia il nostro stato di coscienza, scopriamo come funzioniamo, chi siamo, cosa è bene per noi e cosa non lo è.
È come se avessimo un telecomando che ci permette di mettere in pausa lo svolgersi dell’esperienza, in quel momento abbiamo modo di vedere con chiarezza e lucidità ciò che sta accadendo e avere il tempo di generare una reazione non più dettata da automatismi ma da una scelta consapevole.
Con questa lucida visione riusciamo a spezzare quei meccanismi che ci fanno agire inconsciamente. La maggior parte della nostra vita è guidata da quello che potremmo chiamare “pilota automatico”, rispondiamo e agiamo secondo schemi mentali cristallizzati dentro di noi e la maggior parte del tempo non siamo neanche coscienti di questo.
Tutto scorre e fluisce in uno stato di inconscietà. Siamo convinti che le nostre scelte siano scelte consce senza renderci conto che la maggior parte sono state innescate da meccanismi automatici sedimentati in noi, meccanismi generati da condizionamenti culturali, familiari, sociali o condizionamenti di origine ancestrale. Quando acquisiamo questo tipo di consapevolezza, il rapporto con la realtà cambia, non perché le esperienze cambiano ma perché siamo noi che ci poniamo in relazione con esse in un modo diverso.
Con questa profonda consapevolezza possiamo decidere di dare una direzione diversa alla nostra vita per giungere a stati di maggiore benessere.
Pertanto quando parliamo di Mindfulness parliamo di un certo tipo di atteggiamento verso le esperienze della vita, parliamo di una particolare modalità di relazionarsi con il mondo fuori e dentro di noi, in altre parole parliamo di un modo di essere.
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